Il pianto : Anche gli uomini piangono, ma il primato appartiene alle donne, le quali piangono circa un giorno ogni sei, per un totale di 64 volte all’anno.
Questo numero è quattro volte superiore rispetto al massimo di 17 volte registrato negli esseri umani, in media una volta ogni 22 giorni.
L’ informazione è emersa da uno studio condotto all’Associazione tedesca degli oftalmologi.
Per le donne, il pianto si protrae ulteriormente, con una durata media di 6 minuti contro i 4 degli uomini.
Inoltre, il 70% delle donne piange a singhiozzo, rispetto al solo 6% degli uomini.
La scienza deve ancora chiarire la causa fisiologica del pianto, ovvero perché proviamo questa emozione e cosa accade nel nostro corpo quando versiamo lacrime.
Il pianto rappresenta una delle poche specificità fisiologiche uniche dell’essere umano,
ed è probabilmente un’attività che il nostro organismo compie per migliorare il proprio stato d’animo, similmente a quanto avviene durante la risata o l’esperienza della rabbia.
Una ricerca conclusa da studiosi dell’Università della Florida del Sud,
ha dimostrato che il pianto stimola alcune funzioni corporee e contribuisce a riequilibrare la nostra salute mentale.
Gli studiosi hanno evidenziato che la sensibilità della nostra pelle aumenta durante e dopo il pianto e che le lacrime migliorano anche la respirazione:
Entrambi questi cambiamenti sono chiari indicatori di buona salute.
I dati parlano chiaro: nove persone su dieci riferiscono di sentirsi meglio dopo aver pianto l’80% dichiara che il proprio umore migliora notevolmente dopo aver versato una considerevole quantità di lacrime, mentre solo l’9 % afferma che la propria condizione sia peggiorata.
Il piangere contribuisce a ridurre lo stress quotidiano e mantiene in salute l’organismo.
Pertanto, poiché il pianto è un’attività così necessaria, non vi è motivo alcuno di vergognarsi di esprimere questa emozione; il messaggio è rivolto soprattutto agli uomini.
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