Settembre 14, 2024

Violenza sofferenza e abusi sugli animali

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Violenza sofferenza e abusi sugli animali

Violenza e sofferenza. La crudeltà nei confronti degli animali si manifesta in molteplici forme.

Dalla violenza intenzionale a danno loro, alla sofferenza derivante dall’indifferenza e dalla negligenza.

Parte tutto dalla convinzione umana che gli animali abbiano un valore inferiore rispetto a noi e possano essere mercificati e trattati come oggetti inanimati.

Gli animali condividono il nostro ambiente e non esistono “per” noi;

sono altrettanto meritevoli di libertà quanto qualsiasi altro essere non umano sulla Terra.

Hanno diritto a vivere, ad esprimere i propri comportamenti naturali e a non subire sfruttamento, maltrattamenti o abusi.

Qualsiasi azione che infligga sofferenza agli animali, quando vi sia la possibilità di evitarla o interromperla, costituisce crudeltà.

Ciò può manifestarsi attraverso atti di abuso deliberato o pianificato oppure mediante l’abbandono di un animale in uno stato di sofferenza senza tentare di offrirgli aiuto.

La legislazione, tuttavia, presenta una prospettiva differente e mostra contraddizioni sia tra i vari paesi che tra le diverse specie animali.

In Italia, ad esempio, alcuni trattamenti considerati indiscutibilmente crudeli nei confronti dei cani (come la caudectomia) sono legali per i maiali.

Sebbene in Italia i gatti siano stati esclusi dalla ricerca medica di base già nel 2010, ciò non avviene in molti altri paesi dove pratiche ritenute ignobili se applicate ai gatti (quale la castrazione senza anestesia) vengono invece effettuate quotidianamente su cuccioli di altre specie allevate.

Le azioni cruente comprendono tutte quelle condotte attraverso cui gli animali vengono maltrattati.

Un esempio è quello di frustare un cavallo o utilizzare un pungolo elettrico per costringere una mucca a muoversi.

Esse si riferiscono anche alle azioni di indifferenza e negligenza che causano sofferenza agli animali.

Come la mancata fornitura di cure mediche a un animale malato o il fallimento nel proteggere gli animali da predatori dai quali dovremmo garantirne la sicurezza.

L’abuso spesso si concretizza in violenza fisica.

Le indagini sotto copertura negli allevamenti intensivi e nei mattatoi evidenziano abusi sistematici sugli animali, da parte del personale operante quali calci e pugni o persino spegnere delle sigarette su di loro.

Alleviamo cani affetti da gravi condizioni genetiche semplicemente per soddisfare le nostre preferenze estetiche.

Rinchiudiamo gli animali selvatici in zoo, circhi e acquari per il nostro intrattenimento; compriamo e vendiamo animali vivi o morti come se fossero beni materiali.

Qualora si fosse testimoni di atti di crudeltà nei confronti degli animali, è fondamentale contattare le autorità competenti.

Si raccomanda vivamente di presentare una denuncia formale presso qualsiasi organo di Polizia Giudiziaria, quali i Carabinieri, la Polizia di Stato o la Polizia locale.

Allevamenti intensivi e benessere animale

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