Ciclone Taylor Swift sulle elezioni americane.
Dopo aver stimolato il PIL di diversi Paesi, generato inflazione in altri e persino causato un mini terremoto.
La popstar ha attivato, con il suo endorsement per Kamala Harris, la corsa alla registrazione per il voto, o quanto meno l’accesso alle informazioni necessarie.
Quasi 400.000 persone nelle dodici ore successive al suo ormai storico post di sostegno alla vicepresidente hanno visitato il sito, cliccando sul link creato e condiviso da Swift.
Si tratta di una cifra notevole, specialmente in una competizione testa a testa come quella che si prefigura tra Donald Trump e la vicepresidente, dove anche un numero esiguo di voti può influenzare l’esito elettorale, soprattutto negli Stati in bilico.
È impossibile determinare se le registrazioni per votare si tradurranno in voti effettivi per Harris.
Molti sostenitori di Swift, infatti avrebbero comunque votato per Harris, indipendentemente dalla loro star preferita.
Tuttavia, il semplice fatto che la popstar possa incrementare le registrazioni al voto e la partecipazione alle urne rappresenta una vittoria per la candidata democratica.
Oprah Winfrey, regina del piccolo schermo, portò a Barack Obama almeno un milione di voti.
Trump e il suo vice minimizzano l’impatto che la scelta della popstar potrebbe avere sull’affluenza elettorale. «È una celebrità miliardaria che considero disconnessa dagli interessi e dai problemi degli americani», per sminuire l’importanza dell’endorsement.
secondo il vice ministro, non fa altro che confermare come i democratici siano sempre più percepiti come il partito delle élite.
La campagna di Harris intende invece capitalizzare sul supporto ricevuto da Swift e ha già avviato una raccolta fondi utilizzando un’immagine della popstar insieme al suo gatto.
L’obiettivo è attrarre e conquistare i giovani elettori, categoria spesso distante dalla politica soprattutto nell’era della candidatura Biden.
Spazio musicale per Taylor Swift
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