La transizione ecologica è un processo di trasformazione e innovazione della società, volto a ridurre l’impatto derivante dalle attività umane e a promuovere uno sviluppo sostenibile.
Per attività umane si intendono tutti quei processi che emettono direttamente gas ad effetto serra nell’atmosfera. Attraverso la transizione ecologica si mira a conciliare le necessità della società e a garantire alle generazioni future risorse sufficienti per sopravvivere.
Le aree di intervento sono molteplici. Di seguito alcuni esempi aiuteranno a comprendere l’impatto che tali interventi hanno sulla società. Quali sono i cinque pilastri della transizione ecologica
Attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza sono state individuate alcune azioni per accelerare la transizione ecologica in Italia e il processo correlato di decarbonizzazione.
Queste azioni sono state suddivise in cinque pilastri. Economia circolare e gestione dei rifiuti Il primo ambito riguarda l’economia circolare e la gestione dei rifiuti.
Le risorse naturali e le materie prime disponibili per l’uomo non sono infinite.
Il primo passo verso una società sostenibile riguarda l’adozione sempre più diffusa di sistemi di economia circolare.
Attraverso questi sistemi è possibile riciclare rifiuti elettronici, carta, plastica e materiali tessili, solo per citarne alcuni.
Fonti di energia rinnovabile e sviluppo di soluzioni basate sull’idrogeno
Un secondo passo riguarda l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e lo sviluppo di soluzioni basate sull’idrogeno.
Alcuni degli interventi previsti comprendono: Semplificazione delle procedure per l’autorizzazione delle energie rinnovabili;
Sviluppo di soluzioni per l’utilizzo dell’idrogeno nel settore dei trasporti e dell’industria;
Rinnovo dei principali mezzi di trasporto, come autobus a basse emissioni, treni regionali con propulsione a combustibile, flotta navale;
Creazione di comunità energetiche orientate all’autoconsumo;
Sviluppo di impianti di biometano;
Creazione delle Hydrogen valleys per promuovere l’utilizzo e la produzione dell’idrogeno;
Sviluppo di impianti agro-voltaici.
Transizione energetica e miglioramento delle infrastrutture idriche
Le reti elettriche svolgono un ruolo cruciale poiché il settore energetico è uno dei più influenzati dalla transizione ecologica.
La transizione energetica prevede numerosi interventi, tra cui: Ammodernamento delle smart grid per una migliore gestione delle fonti rinnovabili provenienti dalla generazione distribuita o dalle comunità energetiche;
Elettrificazione dei consumi attualmente ancora dipendenti dai combustibili fossili.
Le infrastrutture idriche saranno oggetto di misure volte a ridurre le attuali perdite e, di conseguenza, l’impronta idrica. La transizione ecologica è un processo che richiede decenni in quanto è necessario modificare le basi su cui si fonda attualmente la società.
Le imprese svolgeranno un ruolo centrale nella transizione ecologica.
Le imprese hanno la possibilità di intraprendere un percorso verso emissioni zero.
Gli step da seguire per favorire la transizione ecologica sono i seguenti:
Misurare le emissioni prodotte dai propri processi e dall’utilizzo di fonti energetiche;
Impostare obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra che permettano una diminuzione graduale;
Adottare azioni specifiche per ridurre l’impatto ambientale;
Comunicare all’esterno il proprio impegno e ottenere quindi un vantaggio competitivo rispetto ad altre aziende.
I principali benefici della transizione ecologica per le aziende derivanti dall’adozione di comportamenti sostenibili includono:
Miglioramento del rendimento degli investimenti grazie alla riduzione dei costi o all’aumento dei ricavi;
Maggiore facilità nell’ottenere finanziamenti da investitori che pongono la sostenibilità come priorità nei loro piani di investimento.
Il Ministero della Transizione Ecologica Il governo italiano ha istituito il Ministero della Transizione Ecologica al fine di favorire la transizione ecologica.
Questo ministero ha sostituito il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Le competenze chiave di questo ministero riguardano sia quelle del precedente ministero che alcune specifiche nel settore dell’energia.
Il suo compito è assicurare il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica e la relativa programmazione.
La transizione energetica, così come la sicurezza energetica, riveste un ruolo sempre più importante in questo contesto.
Promuovere la transazione ecologica verso fonti di energia rinnovabile permette all’Italia di diventare indipendente da fonti energetiche esterne.
La transizione è un processo lungo che richiede tempo, pianificazione e investimenti.
I cambiamenti climatici hanno un impatto sempre più significativo sul nostro pianeta.
L’Italia ha previsto misure concrete per favorire questa transizione ecologica in vari settori, tra cui:
Economia circolare e gestione dei rifiuti; Fonti di energia rinnovabile e sviluppo di soluzioni basate sull’idrogeno; Transizione energetica e miglioramento delle infrastrutture idriche;
Efficienza energetica degli edifici; Contrasto ai cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico.
La bioplastica alternativa sostenibile basso impatto alte prestazioni per imballaggi alimentari
Il mangiaboschi
https://reform-support.ec.europa.eu/what-we-do/green-transition_it
Post Views: 57