Settembre 1, 2024

Home restaurant della nonna, il nuovo lavoro

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Home restaurant della nonna, il nuovo lavoro

Un’ottima idea per coloro che hanno una mamma o una nonna che cucinano magnificamente, l’Italia è davvero insuperabile in questo aspetto.

L’home restaurant, nel caso qualcuno non ne avesse ancora sentito parlare, rappresenta la nuova frontiera

Avviare un ristorante in casa propria è la soluzione perfetta e a costo zero per chi ha doti culinarie eccellenti ed è disposto ad accogliere a cena persone sconosciute al fine di condividere le proprie specialità gastronomiche.

Nonostante il crescente interesse per questo fenomeno e l’aumento del numero di home restaurant,

In Italia si riscontra una mancanza come sempre, significativa di regolamentazione che non tutela coloro che intraprendono questa attività.

E in parte scoraggia chi sta pensando di farlo, travolto da ostacoli burocratici senza una risposta univoca.

Chi avvia un home restaurant decide di trasformare la propria abitazione in un ristorante al fine di preparare piatti prelibati e ricevere un compenso economico.

La clientela non si limita a una ristretta cerchia di amici, parenti o conoscenti.

Chi sceglie di cenare presso case private sconosciute lo fanno perché sono in viaggio e desiderano avvicinarsi maggiormente alla cultura locale.

Scoprendo piatti autentici. Inoltre, i prezzi sono vantaggiosi rispetto a quelli di un ristorante tradizionale, senza però rinunciare alla qualità della cucina proposta.

Questa esperienza rappresenta anche una straordinaria opportunità per socializzare.

Iniziare a mettere la propria cucina a disposizione di sconosciuti potrebbe sembrare semplice, ma non lo è affatto.

Al momento, non esiste una legge specifica che regoli tale attività. Nel 2020 è stata approvata dalla Camera dei Deputati una proposta legislativa che tuttavia si è fermata al Senato.

Attualmente, l’attività di home restaurant può essere svolta solo occasionalmente e non deve superare un reddito annuo di cinquemila euro o servire più di cinquecento coperti.

Questo perché, se venisse svolta in forma imprenditoriale, richiederebbe l’apertura di una partita IVA.

L’obiettivo e l’apertura del Home Restaurant è dare maggiore importanza alla sostanza piuttosto che alla forma,

offrendo a chiunque la possibilità di assaggiare le autentiche ricette locali preparate con ingredienti sempre freschi e accuratamente selezionati tra le abbondanti materie prime offerte dal territorio.

Ovviamente è un vero piacere già apprezzato da molti ospiti italiani e stranieri. Meglio che in un ristorante tradizionale.

Fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile mettere a disposizione dei viaggiatori la propria casa o una stanza all’interno dell’abitazione privata.

Entrando in contatto diretto con chef dilettanti e le loro ricette che rappresentano vere e proprie custodi di cultura e tradizioni tramandate da generazioni.

Negli ultimi anni i ristoranti casalinghi si sono moltiplicati e l’interesse attorno a questo fenomeno è cresciuto tantissimo.

Sono nate reti di collaborazione, nonché piattaforme che offrono visibilità a queste attività, permettendo a chiunque di prenotare l’esperienza desiderata.

La somministrazione di cibo è una questione seria e coloro che avviano un home restaurant dovrebbero essere tutelati dalla legge anziché ostacolati o limitati.

Molti proprietari sperano che questa mancanza normativa possa essere colmata al più presto.

Divieto smartphone nei ristoranti ed elenchi, phone-free

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