Le notifiche sui dispositivi digitali, quali smartphone e computer, esercitano un impatto notevole sul cervello umano, in particolare in relazione alla dopamina.
Un neurotrasmettitore che riveste un ruolo fondamentale nel sistema di ricompensa cerebrale.
In un’epoca caratterizzata da una connessione costante, le notifiche provenienti dai dispositivi mobili consentono di rimanere aggiornati.
Allorché si riceve una notifica, il cervello rilascia dopamina, un neurotrasmettitore associato ai meccanismi della motivazione e del piacere.
Generando una sensazione gradevole e gratificante che avvia un circolo vizioso spingendo l’individuo a controllare compulsivamente i propri dispositivi elettronici.
Questa gratificazione induce a ripetere l’azione che ha facilitato il rilascio di dopamina.
Con il passare del tempo, si inizierà a controllare il telefono anche in assenza di notifiche, sempre nella speranza di imbattersi in una nuova comunicazione che possa scatenare la medesima sensazione di piacere.
La continua ricerca di ricompense digitali contribuisce ad elevare i livelli d’ansia.
Ciò che viene definito FOMO la paura di perdere una notifica rilevante, genera un incremento dello stress e, in alcuni casi, può condurre persino ad attacchi di panico.
Inoltre, uno stato perenne di vigilanza esaurisce rapidamente le risorse mentali aumentando i livelli di cortisolo, noto come ormone dello stress.
Il continuo controllo delle notifiche si riflette negativamente sulle relazioni sociali.
Creando un senso di isolamento. I giovani che dedicano molto tempo ai dispositivi digitali potrebbero incontrare difficoltà nell’interpretare segnali non verbali,
quali il linguaggio del corpo e le espressioni facciali, elementi cruciali per una comunicazione efficace.
Inoltre, la continua distrazione causata dai dispositivi elettronici ostacola lo sviluppo di conversazioni profonde e significative.
Come avviene per tutte le forme di dipendenza, anche quella da dopamina presenta delle sfide nel processo di superamento.
Non esiste una soluzione miracolosa; piuttosto sono necessari atteggiamenti virtuosi che, mantenuti nel tempo, consentono il recupero di un equilibrio sano.
Disattivare le notifiche non essenziali, stabilire orari specifici per l’uso dei dispositivi.
Creare zone libere da tecnologia insieme a spazi dedicati all’interazione faccia a faccia rappresentano solo alcune delle strategie comportamentali utili a mitigare l’impatto negativo delle notifiche e migliorare il benessere mentale.
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