Agosto 6, 2024

Trasporto animali vivi, sofferenza dolore stress

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Un nuovo rapporto sul trasporto degli animali, rivela tutte le irregolarità e le problematiche riguardanti il benessere animale.

Il trasporto di animali vivi a lunga distanza, sia all’interno che al di fuori dei confini dell’Unione Europea, come funziona.

Ci troviamo di fronte a una situazione di sofferenza, dolore e stress per gli animali, i quali devono affrontare viaggi che possono durare fino a tre settimane.

Non si può nemmeno immaginare le terribili esperienze che gli animali allevati subiscono durante il trasferimento verso i macelli in tutto il mondo.

Vengono trattati con violenza, colpiti e caricati sui camion della morte insieme ai loro simili,

per affrontare viaggi estenuanti in condizioni indescrivibili e poi essere macellati nei mattatoi di altri paesi.

Un esempio delle atrocità che avvengono durante i trasporti di animali vivi a lunga distanza.

L’orrore non ha fine e sono state rivelate numerose violazioni dei criteri di benessere animale

Con dettagli sempre più sconcertanti che mettono in luce la sofferenza infinita inflitta agli animali.

Il rapporto è stato redatto consultando documenti europei inediti relativi al trasporto a lunga distanza di 170.000 partite di bovini, suini, ovini e altri animali destinati alla produzione di carne, nel periodo compreso tra ottobre 2022 e settembre 2023.

I trasporti erano diretti sia verso paesi dell’Unione Europea che verso paesi al di fuori dell’UE.

Tra gli stati coinvolti figura anche l’Italia, che nel suddetto periodo ha importato esattamente 1.099.000 pecore e bovini principalmente dalla Romania, Ungheria e Spagna.

La carne ovina è molto richiesta in Italia.

Poiché il settore nazionale non riesce a soddisfare la domanda, si rende necessario l’acquisto di bestiame dall’estero per poi ingrassarlo e macellarlo sul territorio italiano al momento dell’arrivo.

Tuttavia, durante questi viaggi allucinanti, vengono commesse gravi irregolarità nel trasporto di animali vivi.

Il trasporto degli ovini e vitelli verso l’Italia:

oltre un terzo degli animali erano agnelli ancora non svezzati, strappati dalle loro madri e privati del nutrimento necessario.

Durante uno dei controlli effettuati, sono stati trovati 700 vitelli stipati in un camion a quattro piani, in cui il sovraffollamento impediva agli animali ogni movimento.

Lo spazio era così limitato che le loro teste toccavano il soffitto.

Migliaia di animali hanno sperimentato situazioni ancora peggiori durante viaggi durati fino a tre settimane verso destinazioni come Kazakistan, Armenia e Georgia per i suini esportati da Francia, Paesi Bassi e Danimarca.

Quando pensiamo al trasporto di animali vivi, spesso ci concentriamo su bovini, ovini e mucche da latte.

Ma anche i pesci subiscono spostamenti forzati e digiuni nei paesi membri dell’Unione Europea.

Si stima che nel 2023 saranno trasportate 54.000 tonnellate di pesci vivi all’interno dell’UE.

I dati sono impressionanti e mettono in evidenza la necessità urgente di vietare l’esportazione di animali vivi verso paesi al di fuori dell’UE, nonché l’implementazione di controlli più rigorosi a livello europeo.

Allevamenti intensivi e benessere animale

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