Luglio 12, 2024

L’acqua e l’estate, spesso ci dimentichiamo di bere

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L'acqua e l'estate ma spesso ci dimentichiamo di bere

L’acqua, elemento vitale per la nostra sopravvivenza, svolge molteplici funzioni nel nostro organismo, come quella di regolare la temperatura corporea, eliminare le tossine e favorire le reazioni chimiche.

E’ fondamentale stabilire quanta acqua dobbiamo consumare quotidianamente per condurre una vita all’insegna del benessere, indipendentemente dalla fonte scelta.

Nell’adulto medio si stima che ogni giorno venga persa una quantità d’acqua pari al 3-4% del peso corporeo, che dovrebbe essere prontamente reintegrata in egual misura.

Questa perdita non è uniforme per tutti gli individui ed è maggiore nei neonati e nei bambini, raggiungendo percentuali fino al 15% del loro peso durante i primi mesi di vita.

Pertanto, i bambini sono particolarmente vulnerabili alla disidratazione se non reintegrano adeguatamente il liquido perso.

L’acqua non fornisce energia e le variazioni di peso legate a un consumo eccessivo o alla ritenzione di acqua, ad esempio dopo aver consumato un pasto ricco in carboidrati come la pizza, sono temporanee.

Tentare di limitare il peso attraverso la restrizione dei liquidi è inefficace e potenzialmente pericoloso: l’acqua e la salute sono strettamente connesse.

Le nostre necessità quotidiane di acqua includono non solo l’acqua pura ma anche il liquido presente nelle bevande e negli alimenti.

Oltre all’acqua pura, ci sono diverse fonti che contribuiscono al nostro fabbisogno idrico giornaliero.

Queste includono bevande come tè, caffè, succhi e bevande gassate, oltre all’acqua contenuta negli alimenti che consumiamo.

È importante notare che molte bevande, sebbene idratanti, possono contenere zuccheri o altre sostanze poco salutari. Pertanto, l’acqua rimane la scelta migliore.

È essenziale garantire un equilibrio idrico, cioè soddisfare adeguatamente il bisogno di acqua del nostro organismo, specialmente nei bambini in fase di crescita.

Questo equilibrio è influenzato da fattori come la maggiore proporzione di acqua nel corpo dei neonati e dalla loro ridotta capacità di eliminare i soluti attraverso i reni.

Anche gli anziani presentano sfide specifiche riguardo all’idratazione.

A causa dei cambiamenti fisiologici legati all’età, sono più esposti al rischio di disidratazione.

Poiché la quantità di acqua nel corpo diminuisce con l’avanzare degli anni e la capacità di percepire la sete può diminuire.

Queste caratteristiche, unite a potenziali condizioni mediche come la demenza senile,

possono complicare ulteriormente l’assunzione adeguata di acqua negli anziani, richiedendo una particolare attenzione da parte dei familiari e degli operatori sanitari.

Spesso si fa riferimento alla preoccupazione riguardante il cloro presente nelle tubature dell’acqua del rubinetto, utilizzato per prevenire contaminazioni batteriche.

Sebbene il sapore possa risultare sgradevole,

per alcuni, il cloro svolge un ruolo essenziale nella disinfezione dell’acqua, riducendo il rischio di malattie e non comportando alcun pericolo per la salute.

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