Riciclare lo smartphone diventa indispensabile. Circa il 58% della popolazione mondiale possiede uno o più, e nel nostro paese ben il 75% degli italiani ne ha uno.
Tale cifra continua ad aumentare rapidamente.
È indubbiamente difficile sottovalutare l’impatto che gli smartphone hanno avuto sul comportamento umano:
Costituiscono una parte fondamentale di una trasformazione digitale che ha rivoluzionato numerosi aspetti delle nostre vite.
A causa dell’enorme incremento delle vendite di smartphone un miliardo ogni anno, anche la quantità di rifiuti prodotti e le emissioni di carbonio sono notevolmente aumentate.
Gli smartphone hanno il potenziale per sostenere l’economia e migliorare la qualità della vita.
Senza arrecare danni all’ambiente, ma ciò può accadere soltanto se riconsideriamo i loro cicli di vita e andiamo oltre il semplice riciclaggio.
Inoltre, gli smartphone contribuiscono a circa il 15% dei rifiuti elettronici globali.
Ciò significa che ogni anno vengono generati flussi di rifiuti equivalenti a più di trecentomila vetture, provenienti da smartphone e dispositivi simili.
Allo stesso tempo, i tassi di riciclaggio nel settore dell’elettronica si sono attestati solo al 19% nel 2022, il che indica che la stragrande maggioranza del valore non viene recuperata.
Con l’aumento delle vendite, i materiali preziosi e i metalli necessari per la produzione degli smartphone stanno diventando sempre più rari.
La carenza di microchip che sta colpendo in modo evidente l’industria automobilistica sta anche mettendo a dura prova i produttori di smartphone, i quali stanno faticando per soddisfare la domanda.
Sebbene sia importante riciclare gli smartphone quando raggiungono il termine della loro vita utile,
mantenere i telefoni in uso per un periodo più lungo può contribuire a ridurre la quantità di rifiuti generati.
Gli smartphone vengono sostituiti mediamente ogni 3 anni.
Estendere la durata degli smartphone non è un compito facile. Infatti, i produttori hanno tradizionalmente adottato l’obsolescenza programmata per garantire che i dispositivi funzionino solo per un certo numero di anni.
Chi promuove le riparazioni non incontra facilità nel processo.
Al momento, pochi produttori di smartphone dispongono delle infrastrutture necessarie come centri di riparazione per effettuare interventi su larga scala sui telefoni anche se potrebbe rappresentare una possibilità valida coinvolgere i rivenditori.
L’ accesso ai servizi di riparazione sta gradualmente cambiando e si stanno sviluppando servizi di riparazione elettronica più accessibili ai consumatori.
Stanno emergendo mercati che collegano i consumatori a servizi affidabili, di riparazione, il che significa che le abitudini stanno cambiando, è fondamentale informare meglio i consumatori al momento di prendere decisioni, sulla qualità della riparazione e sul prezzo.
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