La spugna……Onestamente mi pare, un problema che a volte sottovalutiamo.
La spugna impiegata per lavare i piatti a mano è parte integrante della nostra routine quotidiana, risultando praticamente indispensabile.
Va sottolineato che rappresenta un autentico concentrato di microrganismi patogeni.
Le spugne costituiscono un ambiente ideale per la crescita di germi e batteri.
Grazie alla loro elevata capacità assorbente, non solo catturano residui alimentari, ma trattengono anche liquidi all’interno dei quali i batteri possono proliferare.
Ogni tipo di microrganismo trova il proprio habitat idoneo all’interno delle singole porosità della spugna.
Risulta evidente come le spugne possano costituire una minaccia per l’igiene nella pulizia dei piatti, essendo di fatto il rifugio perfetto per i batteri.
Numerosi studi condotti nel corso degli anni hanno dimostrato il rischio microbiologico associato all’ apparenza innocue delle spugnette utilizzate per i piatti.
Ampiamente diffusa nei Paesi del Nord Europa, la spazzola rappresenta uno strumento decisamente preferibile rispetto alla spugna nell’ambito dell’igiene quotidiana della cucina.
In merito, a questa ricerca gli studiosi hanno potuto constatare che il Campylobacter sopravvive un giorno nelle spugne mentre la Salmonella può persistere oltre sette giorni.
Basandosi su tali risultati, si deduce che le spazzole sono più igieniche delle spugne e pertanto ne dovrebbe essere incoraggiato l’utilizzo.
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