Migranti al confine
Diritti umani violati il calvario dei migranti costretti a spogliarsi nei Balcani
Un calvario che mette in luce le gravi ingiustizie e discriminazioni subite da coloro che cercano una vita migliore attraversando confini e frontiere. Scopriamo insieme questa realtà sconvolgente e cerchiamo di dare voce a chi è costretto al silenzio. La situazione dei migranti nei Balcani è diventata sempre più preoccupante a causa delle violazioni dei diritti umani che questi individui sono costretti a subire.
In particolare, uno degli episodi più tragici e degradanti è rappresentato dal calvario che i migranti devono affrontare.Vengono costretti dalle autorità di alcuni Paesi balcanici a spogliarsi completamente per essere controllati.
Questo metodo di controllo viene utilizzato principalmente al confine tra la Serbia e l’Ungheria,
Dove centinaia di migranti ogni giorno cercano disperatamente di attraversare per raggiungere l’Europa occidentale.
Qui, le autorità ungheresi hanno istituito una zona cuscinetto in cui costringono i migranti ad attendere il loro turno per essere sottoposti al controllo, e continuano diritti umani violati.
Durante questo processo, i migranti sono obbligati a spogliarsi completamente davanti agli agenti di polizia e ai militari ungheresi. Vengono quindi controllati con attenzione alla ricerca di eventuali armi o droghe nascoste nel loro corpo.
Questo procedimento può durare anche diverse ore, durante le quali i migranti sono costretti a rimanere nudi all’aperto, esposti alle intemperie e alla vista degli altri.
Questa pratica è non solo umiliante ma anche traumatica per coloro che già hanno subito enormi difficoltà nella loro fuga dai propri Paesi d’origine. Molte donne e bambini si trovano in una situazione particolarmente vulnerabile.
Sono costretti a spogliarsi davanti agli uomini, spesso senza la presenza di personale femminile per tutelare la loro privacy.
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