Secondo uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Emotion.
Che ha analizzato tutte le squadre professionistiche per un’intera stagione, è emerso che quanto più tempo i giocatori trascorrono a “mettersi le mani addosso”.
Ossia scambiandosi pacche sulla spalla, abbracci e battendo il cinque, tanto maggiore è il successo delle squadre.
Inoltre, è stato dimostrato che quando un esaminatore tocca sulla spalla coloro che stanno per iniziare una partita,
sono molto più propensi a condividere la vittoria con gli altri rispetto a coloro che non sono stati toccati.
Addirittura il semplice contatto fisico influisce anche sulle mance:
Uno studio ha evidenziato come le cameriere abbiano ricevuto una mancia più generosa quando è stato loro chiesto di toccare leggermente un cliente sia uomo che donna sulla mano o sul braccio.
Il motivo di ciò. Il potere del contatto.
Il contatto sociale non rappresenta soltanto la forma di comunicazione più antica esistente, ma anche la prima che conosciamo.
Pertanto, quando viene meno, come accaduto durante la pandemia, ne sentiamo la mancanza dal punto di vista del conforto e della rassicurazione.
Questa necessità si manifesta a tutte le età poiché il potere del tocco rimane costante lungo tutta la vita, a differenza delle percezioni sensoriali che tendono a diminuire col passare degli anni.
Ad esempio, il contatto tra un operatore sanitario e un paziente affetto da Alzheimer è in grado di rilassare il paziente e ridurre i sintomi della depressione,
mentre una pacca sulla spalla da parte di un medico può aumentare le possibilità di sopravvivenza dei pazienti affetti da malattie complesse.
Diversi studi pubblicati su Psychological Science hanno dimostrato che il tocco rinforza il sistema immunitario delle persone esposte al comune raffreddore.
Numerose prove suggeriscono che il tocco possa essere efficace nel proteggere le persone dai fattori di stress.
Indipendentemente dall’età del destinatario, il contatto fisico con un’altra persona ha notevoli effetti non solo sul benessere ma anche sulle prestazioni cognitive.
Tanto è vero che per i neonati rappresenta un elemento cruciale per lo sviluppo cerebrale, mentre per gli anziani funge da potente antidepressivo.
Gli abbracci, se accettati da chi li riceve, sono in grado di eliminare lo stress e restituire gioia ed allegria.
Proprio per questo motivo, in molte città vengono “regalati” abbracci da volontari.
Post Views: 61
