Qui in prossimità del confine, è frequente durante le ore notturne un costante flusso di furgoni e veicoli che trasportano cuccioli, l’epilogo? si risolve spesso con una semplice sanzione.
I cuccioli di cani e gatti, strappati alle cure materne verso i 30-40 giorni di vita, quando presentano un aspetto e affascinante che tanto piace all’acquirente, vengono trasportati in modo illegale.
Spesso durante il trasporto sono accompagnati da passaporti falsi o contraffatti e altri vengono nascosti nei bagagliai delle auto.
In alcuni casi, si possono trovare fino a 50 cuccioli trasportati in un solo bagagliaio.
Alcuni arrivano anche nascosti in furgoni, camion o persino in aereo.
Il viaggio può durare anche 48 ore, rappresentando un vero inferno per questi animali.
Poi vengono venduti nei negozi, allevamenti, su internet, ai caselli autostradali e persino con consegna a domicilio.
Si tratta dei cuccioli di cane e gatto provenienti dall’Europa dell’Est e da Paesi comunitari e non-comunitari che sono vittime del traffico illegale di cuccioli.
Nelle loro terre d’origine, questi giovani animali vengono acquistati a pochi euro,
ma la loro mortalità è altissima: si stima intorno al 50% tra il momento del trasporto e dopo l’arrivo in Italia.
I principali responsabili dell’introduzione illegale di questi cuccioli strappati precocemente dalle cure delle loro madri costrette a continue gravidanze sono i negozianti e gli allevatori.
Queste persone arrivano addirittura a mostrare agli ignari acquirenti finali presunti genitori “made in Italy”.
Offrono anche la possibilità di acquistare un pedigree a pagamento, che è falso come il resto della documentazione che accompagna i cuccioli.
Questo traffico illegale è reso possibile da organizzazioni ben strutturate, quali allevatori, trasportatori, negozianti e purtroppo anche veterinari.
Come dimostrato dalle sentenze di condanna. Queste organizzazioni si occupano di ogni fase del processo di vendita e trasporto dei cuccioli:
dall’acquisto al di fuori dell’Italia, all’introduzione nel nostro Paese, alla contraffazione dei documenti e infine alla commercializzazione vera e propria.
Talvolta si tratta addirittura di vere e proprie organizzazioni criminali.
L’Italia è diventata il primo paese in Europa ad introdurre un reato specifico che punisce penalmente i trafficanti di cuccioli.
Tuttavia, la migliore strategia per contrastare questa illegalità resta la presa di coscienza dei cittadini.
Affinché questo odioso fenomeno possa veramente terminare, è necessario smettere di considerare la vita degli animali come una merce e scegliere sempre l’adozione da canili o gattili anziché l’acquisto.
Migliaia di animali di ogni età e taglia aspettano una famiglia ed è un dovere morale offrire loro una vita serena, cura e affetto che meritano.
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