Un’esperienza da provare: Il suono del silenzio è un fenomeno sconosciuto, tuttavia esiste un luogo in cui è possibile immergersi nell’assoluto silenzio.
Va sottolineato che questa sensazione non è piacevole, anzi può stranamente provocare una sensazione di disorientamento.
Si dice che nessuno sia in grado di resistere più di un’ora in questo inquietante vuoto sonoro.
Stiamo parlando della camera di prova anecoica quale raggiunge un livello di -24,9 decibel.
A titolo comparativo, un sussurro medio si aggira sui 30 decibel mentre il suono più debole udibile dall’orecchio umano si attesta intorno allo zero decibel.
Il termine “anecoico” significa “senza eco”, ed è proprio l’assenza totale di riverbero del suono che rende questa stanza così terrificante e silenziosa.
Tale effetto viene ottenuto grazie all’utilizzo di cunei in fibra di vetro,
che rivestono pareti, pavimento e soffitto della stanza, rompendo e attenuando le onde sonore.
Spessi strati di mattoni e acciaio servono a isolare acusticamente la stanza,
mentre delle molle separano la camera dall’edificio circostante al fine di garantire che nessuna vibrazione esterna possa interferire con l’ambiente interno.
Secondo i sperimentatori, coloro che entrano nella camera sono in grado di percepire chiaramente i propri battiti cardiaci così come i suoni dei propri organi interni.
D’altra parte, la visione delle pareti senza percepire l’eco può destabilizzare completamente i sensi, provocando una perdita di equilibrio e una generale sensazione di intenso disagio.
C’è chi sostiene che è impossibile rimanere nella camera per più di mezz’ora senza sentirsi il bisogno di sedersi, e neanche l’utilizzo di una sedia rende il luogo sopportabile per un tempo più lungo.
Questi spazi non sono stati creati solamente per prestigio, ma svolgono effettivamente un ruolo prezioso.
Ad esempio, i produttori che desiderano conoscere con precisione il livello di rumore emesso dai loro prodotti utilizzano camere anecoiche per effettuare misurazioni in completa assenza di rumore di fondo.
Inoltre, gli astronauti talvolta entrano in queste stanze per prepararsi all’assoluto silenzio dello spazio.
Nonostante le sfide che comporta, vale sicuramente la pena fare questa esperienza al fine di ascoltare il fruscio del proprio cervello, il fluire del sangue e le pulsazioni del cuore. I resoconti delle persone che hanno provato questa esperienza parlano di percezioni straordinarie.
Esiste un calendario di visite, presso l’Università di Ferrara che apre le porte del proprio polo scientifico tecnologico e della camera anecoica. Un consiglio se soffrite di claustrofobia meglio saltare la prova.
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