Giugno 15, 2024

Caldo e incendi no alle catene per i cani

()
 Caldo e incendi no alle catene per i cani

Caldo e incendi no alle catene per i cani

Il cane è un animale sociale, naturalmente predisposto alla vita in famiglia, al contatto e all’interazione con gli esseri umani, cercando in loro un punto di riferimento.

Il fatto di legare un cane alla catena rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti delle sue caratteristiche etologiche, infliggendogli sofferenze e privandolo della sua libertà.

Per questo motivo, desideriamo modificare il destino di tutti quei cani presenti sul territorio italiano che sono costretti a subire questa ingiustizia.

Chiediamo immediatamente l’emanazione di un’ordinanza regionale estiva che vieti la pratica del legare i cani alla catena,

così da evitare che, con l’arrivo del caldo e l’aumento del pericolo degli incendi, questi animali corrano il rischio di morire in atroci sofferenze perché non possono sfuggire al fuoco o al calore intenso.

Numerose associazioni animaliste aderenti alla coalizione #Liberidallecatene hanno inviato una lettera ai presidenti di otto regioni italiane,

e di una provincia autonoma che non dispongono di normative efficaci o ne sono prive riguardanti i cani legati alla catena.

Attualmente Liguria, Sardegna e Sicilia sono le uniche regioni italiane senza divieto di detenzione dei cani a catena.

Allo stesso tempo, Val d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Provincia di Bolzano, Molise, Basilicata e Calabria dispongono di normative inefficaci che mettono a rischio la vita dei cani, come affermano le associazioni.

Metà delle regioni italiane deve ancora adeguarsi.

Tale ordinanza, come spiega la coalizione in una nota, garantirebbe il pieno rispetto della normativa penale di tutela degli animali e della Costituzione:

Che include la protezione degli animali tra i principi fondamentali ai sensi dell’articolo 9, recentemente modificato.

La situazione completa delle normative regionali su questo tema è rappresentata sul sito “freedomfordogs”, che mostra con una mappa interattiva come metà delle regioni italiane debba ancora adeguarsi.

Diversi Stati europei, tra cui Austria, Germania e Svezia, hanno già introdotto un divieto simile.

Cani e gatti in positivo aumento nelle famiglie

Click on a star to rate it!

We are sorry that this post was not useful for you!

Let us improve this post!

Tell us how we can improve this post?