Giugno 5, 2024

Il Natisone i ragazzi, ecco com’è andata e perchè

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Il Natisone e i ragazzi ecco com'è andata e perchè

Il fiume Natisone ha travolto in pochi istanti i tre giovani.

La problematica non è stata la piena dell’intero corso del fiume Natisone, bensì di un serbatoio naturale situato nella sua ansa, dove i tre ragazzi si trovavano.

Il fiume è caratterizzato da un regime torrentizio, con una portata massima che può raggiungere anche i 1.000 metri cubi al secondo.

Si è trattato di una questione di attimi.

I giovani si sono avvicinati al fiume per scattare delle fotografie e sono stati improvvisamente travolti dalla potenza dell’acqua. In pochi minuti sono stati trascinati via dalla piena del Natisone.

Non se ne sono accorti e quando hanno realizzato di essere circondati dall’acqua, era ormai troppo tardi.

Per spiegare come sia stato possibile un repentino mutamento nel comportamento del fiume Natisone, bisogna considerarlo come un evento naturale del tutto normale.

“Il fiume si è comportato in maniera usuale: dal punto di vista naturalistico non ci sono state circostanze particolari.

È evidente che fiumi relativamente piccoli come il Natisone impiegano meno tempo per riempirsi rispetto ad altri, come ad esempio il Tagliamento.”

Il Natisone possiede un bacino relativamente ridotto, di circa 300 chilometri quadrati.

Se si verificano precipitazioni abbondanti a distanza di alcuni giorni, il terreno si satura e non è in grado di assorbire l’acqua.

Ciò comporta una rapida formazione dell’onda di piena. In condizioni normali, il Natisone impiega circa 5 o 6 ore per raggiungere il suo picco massimo.

Nella zona in cui si trovavano i ragazzi, vi è una dilatazione del fiume, una sorta di serbatoio naturale.

Durante le piene, quest’area viene riempita dall’acqua proveniente dal corso del fiume.

Pertanto, ciò che conta effettivamente è il tempo necessario per riempire questo serbatoio, non la piena dell’intero fiume stesso. In questo caso specifico, tale processo avviene rapidamente, in circa mezz’ora.

Una volta che questa sezione viene “invasata”, tutto ritorna nel suo alveo naturale rispettando i tempi tipici delle piene del fiume.

Quanta quantità d’acqua potrebbe essere arrivata in quel tratto del fiume così velocemente?

In questo caso specifico sono state registrate circa 300 metri cubi al secondo.

Tuttavia, bisogna considerare che non si trattava nemmeno del picco massimo della piena, ma della fase precedente. Normalmente, durante tali circostanze estreme, si possono raggiungere anche i 1000 metri cubi al secondo.

Un osservatore attento avrebbe notato l’acqua salire rapidamente.

Se scatta il panico, è normale che una persona non riesca più a muoversi o pensi erroneamente che si tratti di un fenomeno temporaneo, poiché l’acqua sale gradualmente.

Dopo tutti questi giorni di pioggia, però, è possibile immaginare l’avvicinarsi di una piccola piena.

Come il Tagliamento, anche il Natisone presenta caratteristiche tipiche dei fiumi torrentizi.

Durante gran parte dell’anno le piene sono di modesta entità. Normalmente, il Tagliamento ha una portata di 70 metri cubi al secondo, ma in caso di piena può raggiungere i 4000 metri cubi al secondo.

Per la maggior parte del tempo rimangono asciutti e poi improvvisamente si verifica una piena.

L’aumento del livello dell’acqua rappresenta quindi un preludio all’imminente evento.

Inchiesta sulla tragedia del Natisone, si continua a cercare

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