Giugno 5, 2024

Decreto riduzione delle liste d’attesa chissà se va…

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Decreto riduzione delle liste d'attesa chissà se va...

Ecco il decreto relativo alle liste d’attesa, che viene emanato a pochi giorni dalle elezioni.

Sorge spontanea la domanda se questo provvedimento sarà efficace nel suo intento.

Il sistema di prenotazione verrà implementato attraverso la creazione di Cup regionali e infraregionali, tenendo conto anche delle agende del settore privato.

Sarà fondamentale garantire trasparenza e istituire un meccanismo di cancellazione delle prestazioni entro due giorni prima dell’appuntamento.

Sarà vietata la pratica delle liste chiuse, ovvero non prenotabili.

L’articolo 6 del decreto prevede misure per il potenziamento dei servizi sanitari nei dipartimenti di salute mentale con un finanziamento di 60 milioni di euro. Inoltre, si darà continuità al programma di finanziamenti per sette regioni del centro-sud.

Anche gli specialisti ambulatoriali interni saranno coinvolti: grazie a un finanziamento di 100 milioni di euro provenienti dal Fondo Sanitario Nazionale,

sarà possibile aumentare la tariffa oraria dedicata all’attività finalizzata alla riduzione delle attese fino a 100 euro.

Inoltre, agli specializzandi verrà consentito assumere fino a 10 ore settimanali rispetto alle attuali 8 per incarichi libero professionali.

Al fine di contrastare il fenomeno dei “gettonisti”, le aziende avranno la possibilità di assumere personale con contratti di lavoro autonomo.

Verranno introdotte premialità per le Regioni che rispettano gli obiettivi di riduzione delle liste d’attesa.

Inoltre, i direttori generali delle Aziende Sanitarie e degli ospedali riceveranno aumenti o decurtazioni del 10% della retribuzione di risultato in base al raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati.

Per quanto riguarda i privati accreditati, è previsto un ulteriore allentamento dell’1%. La piena integrazione delle agende di prenotazione sarà una condizione indispensabile per mantenere l’accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale.

Nelle farmacie sarà possibile effettuare alcune prestazioni come analisi del sangue e tamponi molte farmacie in Friuli Venezia Giulia già offrono questi servizi, mentre sarà necessario attivare la diagnostica di primo livello negli studi dei medici di famiglia, alcuni dei quali sono già attrezzati a tale scopo.

I primi servizi nelle farmacie furono introdotti durante la pandemia da Covid-19, inizialmente con i tamponi e successivamente con le vaccinazioni.

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