Giugno 1, 2024

Ipocondriaco: un disturbo psicologico dell’ansia e delle emozioni

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Ipocondriaco: un disturbo psicologico dell'ansia e delle emozioni

Essere ansiosi nell’attesa dei risultati di un esame o di fronte a improvvisi disturbi è del tutto normale, quando l’inquietudine è un segnale di un disturbo mentale.

Spesso utilizziamo il termine “ipocondriaco” in modo superficiale, etichettando noi stessi o gli altri, senza comprendere appieno cosa significhi realmente soffrire di questo problema una patologia da non sottovalutare.

Facciamo chiarezza sul significato

L’ipocondria è una preoccupazione eccessiva, costante e persistente riguardo al proprio stato di salute, anche quando non vi sono evidenze oggettive mediche o i sintomi non sono così rilevanti o significativi.

Possiamo definirla come una distorsione delle nostre percezioni e delle sensazioni interne che vengono vissute come minacciose. Viene classificata come un disturbo mentale, una vera e propria malattia che va oltre la normale paura per la propria salute che tutti proviamo. Da cosa dipende.

Il controllo è una delle dimensioni più coinvolte. La sensazione di perdere il controllo gioca un ruolo importante in questa situazione,

soprattutto nelle persone che sentono il bisogno di controllare ogni aspetto della propria vita;

ancora di più se questa sensazione coinvolge il corpo e i suoi sintomi.

È giusto prendersi cura della propria salute, ma se questa attenzione diventa eccessiva si rischia di cadere in una dimensione patologica.

In uno stato di disturbo ipocondriaco, infatti, si lavora per imparare ad accettare che siamo imperfetti e che non possiamo controllare tutto, soprattutto il nostro corpo, poiché non sempre dipende da noi.

Dal punto di vista psicologico, cosa accade nella mente di chi soffre di questo disturbo.

Fondamentalmente, si verifica un’alterazione delle nostre emozioni interne; tanto è vero che l’ipocondria spesso rappresenta solo la punta dell’iceberg di un disagio più profondo.

Il pensiero e la mente distorcono ciò che il corpo comunica, attribuendogli un significato che può essere considerato disadattivo nel contesto sociale.

Molte persone affette da questo disturbo sperimentano interferenze nelle relazioni sociali: riducono i contatti per paura di ammalarsi o non riescono a viverle appieno.

Quando l’ipocondriaco si trova con gli amici, tra coetanei o con persone con cui sta bene, in realtà non è veramente presente: la sua mente è focalizzata sul corpo e alla continua ricerca dei sintomi che confermino lo stato di malattia.

Questo porta anche a frequenti accessi al pronto soccorso, alla costante ricerca di visite specialistiche e al bisogno incessante delle rassicurazioni degli altri. Ciò può logorare le relazioni perché chi gli sta accanto è frustrato dall’incapacità di poterlo davvero tranquillizzare.

Il consiglio più immediato è di evitare di cercare informazioni tramite canali che potrebbero non avere una validità scientifica;

affidiamoci a uno specialista per una consulenza medica è opportuno valutare l’intervento di un professionista della salute mentale: queste figure possono aiutarci ad affrontare e gestire le emozioni che sperimentiamo e che spesso sono alla base del disturbo psicologico.

Molto spesso, infatti, risulta più semplice ricorrere a ripetuti controlli medici anziché affrontare il disagio emotivo.

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