Leggendo l’intervista al Ministro della Difesa riguardante la riservatezza delle forniture inviate all’Ucraina, da queste parti spesso, in orari notturni e lontano dagli occhi dei residenti, giungevano segretamente carri armati e veicoli corazzati pronti per essere caricati sui treni.
Coloro che hanno avuto la possibilità di osservare il carico rimanevano meravigliati: si trattava di armamenti antiquati e arrugginiti provenienti da luoghi sconosciuti, destinati alla demolizione. Tale riservatezza trova quindi qui la sua spiegazione.
Guido Crosetto ha manifestato l’intenzione di valutare la possibilità di revisionare il livello di segretezza riguardante la fornitura di armamenti all’Ucraina.
Durante la riunione alla Camera, in risposta a un’interrogazione parlamentare sugli aiuti militari a Kiev, egli ha dichiarato: “Sto prendendo in considerazione l’adozione di una pratica adottata da alcune nazioni, che consiste nel mantenere segreti non tutti gli elementi ma solo una parte”.
Inoltre, il Ministro della Difesa ha proseguito affermando:
che dispone dell’elenco dei materiali, delle forniture, e delle restrizioni e di tutto ciò che è necessario. Ma siamo vincolati dal segreto e non possiamo divulgarle”.
E’ stato dichiarato che le liste di armamenti presentate alla commissione dal Ministro della Difesa erano state mantenute segrete “per evitare di mettere a rischio il nostro Paese e per non informare colui che sta attaccando il popolo ucraino su ciò che stiamo fornendo.
Riguardo alle notizie pubblicate da alcuni organi di stampa sul decreto riguardante gli aiuti militari da inviare in Ucraina, si ribadisce che il contenuto dello stesso è stato mantenuto segreto per ovvi motivi di riservatezza, trattandosi di materiale sensibile.
Fino ad oggi sono stati approvati otto pacchetti di assistenza militare da parte del nostro Paese, mentre un nono pacchetto è attualmente in fase di studio.
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