Maggio 29, 2024

Rivivere dopo la morte potrebbe essere possibile

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Rivivere dopo la morte potrebbe essere possibile

Rivivere dopo la morte, le malattie che ora causano la morte dell’uomo saranno sconfitte la vecchiaia potrà essere fermata.

Secondo il dottor Emil Kendziorra, medico tedesco, potrebbe essere possibile: “Non ci sono ancora prove che dimostrino che non sarà possibile riportare in vita le persone sottoposte alla crioconservazione in futuro”.

Lui e i dieci dipendenti della Biostasis GmbH, con sede a Berlino, si occupano di oltre 200 clienti che hanno scelto di sottoporsi alla crioconservazione dopo la morte.

L’azienda non ha mai nascosto che si tratta solo di un’opportunità e non ci sono certezze sul suo funzionamento.

Ciò che offre la Biostasis è un servizio praticamente unico in Europa.

La concorrenza straniera è relativamente limitata qui, ha spiegato il dottore.

Ci sono associazioni volontarie e altre società per questi servizi che si trovano negli Stati Uniti.

Biostasis ha clienti provenienti da tutta Europa: il cliente medio ha tra i 25 ei 45 anni.

Molti hanno una formazione tecnica: consulenti, scienziati, medici, informatici ed ingegneri. Il 75% di loro sono uomini.

Secondo Kendziorra, questo settore è destinato a crescere. Attualmente, nel mondo, ci sono circa 400 persone sottoposte alla crioconservazione.

Sono state modificate delle ambulanze e trasformate in sale operatorie mobili.

Idealmente, il team dovrebbe essere sul posto poco prima che la persona muoia.

Non appena il cliente viene dichiarato clinicamente morto, può iniziare la crioconservazione: il suo corpo viene conservato presso una struttura in Svizzera, a Rafz, dove riposano già i primi quattro clienti deceduti, ognuno nel proprio contenitore d’acciaio alto tre metri e riempito di azoto liquido.

La procedura costa 200.000 euro, la maggior parte dei quali va a una fondazione che investe il denaro per finanziare la conservazione delle salme per un periodo di tempo indefinito, spiega Kendziorra.

Ci sono diversi scienziati che contestano la tecnica per trarne profitto.

Potrei guadagnare meglio facendo altro, ribadisce anche che si tratta di una scommessa “sulle tecnologie future”: Non voglio che nessuno scelga la crioconservazione senza essere pienamente consapevole.

Sono ancora necessarie molte ricerche: uno dei principali ostacoli da superare è quello del riscaldamento del corpo dopo la crioconservazione senza causare danni.

Inoltre, naturalmente, rimane il problema dell’inversione dell’invecchiamento e della soppressione delle malattie. Secondo Kendziorra, ci vorranno almeno 200 anni.

La crioconservazione viene utilizzata da tempo per lo sperma, gli ovuli e gli embrioni.

Non è realistico pensare che non possa funzionare anche con organi e interi corpi, anche se la complessità è elevata.

Ma soprattutto, a suo avviso, non accettare la morte è un atteggiamento sbagliato nei confronti della vita:

È estremamente importante per l’evoluzione che gli esseri viventi muoiano e facciano spazio alla generazione successiva.

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