Maggio 28, 2024

Missione di un combattente sul fronte Ucraino

()
Intervista ad un Soldato Ucraino

L’intervista di un combattente, che mette in evidenza tutte le difficoltà di chi è al fronte Al momento di questa intervista, il mio team ed io stiamo attendo con ansia la prossima missione dalla nostra base situata nel fronte meridionale nel settore di Orikhiv.

Per occupare il tempo, ci dedichiamo all’allenamento, alla cucina e alla visione delle notizie.

In generale, trascorriamo gran parte del nostro tempo in attesa. La “casa sicura” è una modesta fattoria priva di energia elettrica o riscaldamento, abbandonata dai contadini fuggiti a causa dei combattimenti.

Una vecchia stufa imbiancata permette di asciugare i nostri vestiti.

L’ambiente è impregnato di odori di sudore, benzina e polvere, ma ci siamo abituati. Non abbiamo davvero modo di lavarci adeguatamente.

Durante le serate serene, ci laviamo all’esterno; altrimenti dobbiamo attendere il momento propizio per prenotare un confortevole albergo. Mi concedo anche lusso di una lunga doccia calda.

Il rifugio si trova ad una distanza sufficientemente sicura dall’artiglieria russa da non poter essere colpiti direttamente, ma ogni volta che udiamo il rumore degli spari sobbalziamo involontariamente.

Ultimamente abbiamo avvertito un aumento significativo dell’intensità dei bombardamenti russi.

Durante le lunghe ore d’attesa, seguo attentamente le notizie. I media francesi parlano molto meno dell’Ucraina ora; la loro attenzione è focalizzata su Gaza.

Mi faccio questa domanda : finirà l’interesse per quella guerra, come per l’Ucraina ? L’IDF (Forza di Difesa israeliana) rimane molto più potente rispetto ad Hamas, a differenza della Russia, che resta il nostro nemico.

Mi preoccupa che la Russia possa approfittare del fatto che l’Ucraina non sia più così presente nelle prime pagine dei giornali e possa tentare di introdurre armi più pesanti o addirittura una guerra chimica.

Seduto accanto al mio compagno d’armi Strika, noto la sua preoccupazione. “E se la guerra si trascinasse come in Afghanistan?

E se l’opinione pubblica negli Stati Uniti e in Europa ci considerasse senza speranza? E se si stancassero di noi?” chiede lui. La mia mente reagisce istintivamente con un disaccordo totale.

L’Ucraina non sarà sconfitta, e la Russia non vincerà questa guerra.

Mi siedo lì, riflettendo su tutti gli uomini – i miei compagni – che hanno già combattuto e perso la vita per la libertà dell’Ucraina. Mi immagino come guardiani alle porte dell’Europa, fermiamo Putin. Sono convinto che quell’uomo non si fermerà all’Ucraina.

Alla fine ci sediamo insieme nel rifugio, cercando di evitare pensieri troppo profondi e discussioni su queste questioni. Sembrano ancora troppo distanti nel futuro.

Quando i miei piedi affondano nella melma, non penso ad altre guerre nel mondo. Penso all’uomo accanto a me. Ci concentriamo sul rifornimento, cercando di non morire di freddo e sperando di tornare sani e salvi dalla nostra missione.

Osservo alcune cose ora. Riceviamo meno aiuti rispetto al passato; le munizioni e i proiettili sono scarsi.

Sarebbe ingenuo pensare che l’Occidente ci abbandoni dopo aver investito tanto nel nostro progresso. In Ucraina ho trovato la mia patria e non desidero andarmene più. Ovunque andiamo, le persone ci accolgono calorosamente.

Quando entriamo nei piccoli villaggi vicino al fronte, le babushka (donne anziane e nonne) aprono le porte delle loro case per darci il benvenuto, anche se hanno appena il necessario da mangiare, si prendono cura di prepararci un pasto. Per adesso e tutto, grazie per l’intervista.

Ucraina al bivio, cessare il fuoco può essere una soluzione?

Click on a star to rate it!

We are sorry that this post was not useful for you!

Let us improve this post!

Tell us how we can improve this post?