Infermieri introvabili, allarme estivo: si scatena la caccia per trovarli in tutto il mondo.

Già oggi ne mancano almeno 65-70mila, ma nei prossimi anni con il massiccio esodo dei pensionamenti se ne sentirà ancor di più la mancanza. Si stanno cercando infermieri in Sud America e in India. La Cei, che gestisce 1380 strutture con un totale di 120mila posti letto, ha deciso di assumerne circa mille all’anno attingendo da Paesi in via di sviluppo sede di università cattoliche e comunità missionarie.

Stiamo parlando degli infermieri, figura tra le più introvabili e ricercate nel settore sanitario, persino più dei medici. Già oggi se ne contano almeno 65-70mila in meno, ma nei prossimi anni la loro carenza aumenterà ulteriormente. Con l’avvicinarsi dell’estate, l’emergenza dovuta alla scarsità di personale sanitario si farà sentire con maggiore intensità.

Un problema che gravita sul nostro sistema sanitario è rappresentato dalla mancanza di circa 65 mila infermieri destinata ad aggravarsi sempre più a causa dei pensionamenti.

Delle dimissioni e dei trasferimenti all’estero dove i compensi economici sono notoriamente superiori rispetto a quelli riconosciuti al personale infermieristico italiano.

La situazione di carenza del personale è come una bomba pronta ad esplodere nei mesi estivi; le regioni maggiormente colpite sono Lombardia e Campania, ma è un problema per tutte le regioni.

In queste realtà si assiste alla fuga degli infermieri verso l’estero e ai pronto soccorso in tilt. I concorsi per infermieri finiscono spesso deserti a causa delle scarne offerte economiche; si rischia addirittura il taglio di almeno il 10% dei posti letto a causa dei deficit finanziari.