Ci troviamo frequentemente a Trieste di recente ad affrontare un grave problema riguardante minori immigrati protagonisti di rapine, risse, furti e accoltellamenti, che diventa sempre più difficile gestire.
Da considerare anche la paura dei residenti e negozianti che si trovano a convivere con una brutta e pericolosa realtà.
Il controllo delle istituzioni è rivolto ai minori stranieri non accompagnati, Da un lato, ci sono le implicazioni legate alla gestione dell’ordine pubblico determinate dai comportamenti violenti dei ragazzi; dall’altro lato, c’è la questione pratica dell’accoglienza che, a causa del numero elevato di arrivi a Trieste, mette costantemente il sistema triestino sull’orlo della saturazione.
Considerando che con l’arrivo della bella stagione potrebbero aumentare i flussi migratori e di conseguenza anche il numero dei minori stranieri.
Per comprendere pienamente il fenomeno è opportuno esaminare alcuni dati considerando che tra le vie e le piazze di Trieste si muovono anche minori stranieri non accompagnati provenienti da altre città che si spostano qui probabilmente attratti dalla maggiore vivacità.
Questo è testimoniato dalla violenta rissa dello scorso domenica durante la quale un giovane è stato ferito con un colpo di arma bianca.
Considerando l’andamento degli ultimi mesi, il Comune si fa carico di circa 300 minori stranieri non accompagnati, sono tutti maschi provenienti principalmente dal Pakistan, dall’Afghanistan, dall’Egitto, dal Bangladesh e dal Kosovo. Hanno in media tra i 16 e i 17 anni. Solo in un paio di casi recenti sono state individuate ragazze minorenni provenienti dal Kosovo.
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