Aprile 29, 2024

Migranti tra topi e feci al Silos di Trieste

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Migranti tra topi e feci al Silos di Trieste

L’ormai famoso Silos di Trieste è caratterizzato da una notevole quantità di sporcizia.

L’accumulo di rifiuti ha raggiunto livelli paragonabili a quelli di una discarica. I topi entrano ed escono dalle capanne, giocando a inseguirsi e mangiando pezzi di cibo marcio lasciati in giro. Arrivano addirittura a passeggiare sopra i migranti mentre dormono. L’aria è un fetore incredibile a causa dell’odore di feci, fango, umidità e acqua putrida. Il tutto condito da mosche, zanzare, ragni, scarafaggi e pidocchi, blatte Inoltre, ratti grandi come gatti che camminano tra i piedi delle persone.

Il Silos, ancora oggi, rimane un’emergenza igienico-sanitaria in quella vasta struttura abbandonata situata tra il Porto Vecchio e la stazione ferroviaria. Tutto questo vicino alla statua della Principessa Sissi (sicuramente contenta della posizione) nel cuore di Trieste.

Quanti migranti provenienti dalla rotta balcanica trovino rifugio al suo interno non è calcolabile alcune organizzazioni umanitarie sostengono che siano circa 100 persone, resta il fatto che queste persone vivono in condizioni impressionanti.

Cucinano con fuochi negli angoli degli anfratti. Questi fuochi, naturalmente, servono anche per scaldarsi di notte.

Talvolta le fiamme danneggiano i teloni che costituiscono questi rifugi improvvisati, incendiando le capanne stesse come dimostrano le inferriate annerite e le travi di legno ridotte in cenere. Non c’è acqua né servizi igienici adeguati.

Il Silos ormai una discarica il pavimento è ricoperto da un terreno melmoso composto da fango ed escrementi. bottiglie di plastica, lattine e scatolette di cibo stracci di vestiti e coperte sporche sacchi a pelo sporchi e pentole con ratti.

Condizioni che persistono da anni, è stato annunciato lo sgombero, questa notizia ha portato a riflettere su alcune domande importanti. Cosa significa effettivamente sgomberare il Silos? Se viene chiuso, Nonostante sia sporco e infestato dai ratti, il Silos rappresenta l’unico luogo di libertà per queste persone. Qui possono cucinare senza dover fare file o godersi tranquillamente il sole senza fare nulla oppure giocare a cricket. Chiudere il Silos significherebbe aprire 200 posti a Campo Sacro, ma questa città di frontiera ha visto transitare migliaia di persone solo l’anno scorso.

Silos Trieste e migranti raccolte 7.000 firme per Mattarella

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