Plastica. Nel Giorno della Terra, giungono preoccupanti notizie sul clima per i cittadini europei.
Copernicus, il servizio meteorologico dell’Unione Europea, insieme all’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), confermano che l’Europa è il continente che sta subendo un riscaldamento maggiore a livello mondiale.
Il tema scelto per la Giornata della Terra di quest’anno è “Pianeta vs Plastica”. L’organizzazione non governativa americana earthday promotrice dell’iniziativa sin dal 1975 con il patrocinio delle Nazioni Unite, ha lanciato un appello affinché entro il 2040 venga ridotta del 70% la produzione di tutti i tipi di plastica. Secondo le valutazioni di Copernicus e WMO, l’Europa registra un riscaldamento doppio rispetto alla media globale.
I tre anni più caldi mai registrati in Europa sono stati tutti dopo il 2021, mentre i dieci più caldi risalgono al 2008. Durante l’estate del 2023, il continente ha sperimentato sia temperature record del sud Europa soggetto a forti ondate di calore sia precipitazioni estreme (+10% rispetto alla norma). Lo scorso anno, un milione e settecentomila persone in Europa sono state colpite da inondazioni, responsabili dell’80% delle perdite economiche.
Secondo i dati, nel corso del 2023 si sono verificati in Europa 65 decessi dovuti a tempeste, 50 a cause di inondazioni e altrettanti per incendi. Le perdite economiche sono state stimate oltre i 15 miliardi di euro.
Tuttavia, ciò non basta: nell’ultimo ventennio la mortalità causata dalle ondate di calore è aumentata del 40%. Trentuno associazioni ambientaliste hanno rivolto un appello al governo Legambiente ha reso noto che già otto città italiane nei primi tre mesi del 2024 hanno superato il limite annuo dei Pm10 per ben 40 giorni: Verona, Vicenza, Padova, Frosinone, Brescia, Cremona, Torino e Venezia.
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La plastica che uccide il pianeta e il clima
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