Aprile 20, 2024

La situazione in Ucraina Donald Trump Crimea e Donbass

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Ucraina Trump Crimea e Donbass

“Ucraina” Si dice che Donald Trump abbia dichiarato di poter porre fine alla guerra,

tra la Russia e l’Ucraina costringendo quest’ultima ad abbandonare la Crimea occupata e il Donbass.

L’accettazione da parte dell’Ucraina di concessioni territoriali scatenerebbe una serie di reazioni a catena che porterebbero alla fine dell’ordine mondiale,

post-seconda guerra mondiale, preannunciando un’era oscura di imperialismo basato sulla forza.

È essenziale comprendere che la rinuncia dell’Ucraina alla Crimea e al Donbass,

non rappresenta soltanto un evento geopolitico che colpisce l’Ucraina stessa, ma ha ripercussioni su scala internazionale.

Guardiamo il panorama globale: la Cina parla apertamente di invadere Taiwan;

Armenia e Azerbaigian si scontrano per il Nagorno-Karabakh;

e l’Iran ha appena lanciato un pesante bombardamento con droni in un attacco massiccio contro Israele come rappresaglia per presunti attacchi all’ambasciata iraniana in Siria.

Le conseguenze di questo attacco senza precedenti devono ancora manifestarsi completamente. La crisi è in corso e ci sono molti altri conflitti congelati o attivi in tutto il mondo.

La fine della NATO

Se l’Ucraina fosse costretta a rinunciare a una parte del suo territorio,

non solo si incoraggerebbe Vladimir Putin, ma si verificherebbe anche il collasso dell’intero ordine internazionale.

I confini non sarebbero più considerati inviolabili. Con gli Stati Uniti immersi nell’isolazionismo, si sta preparando una tempesta perfetta sul pianeta, che potrebbe portare a una conflagrazione globale.

Nel peggiore dei casi, in cui l’Ucraina perdesse la guerra, anche nazioni di medie dimensioni come la Polonia non sarebbero più protette dal diritto internazionale e dalla potenza della NATO.

Sembra che abbiamo dimenticato l’ultimatum di Putin del dicembre 2021, in cui chiedeva il ritiro delle infrastrutture e delle capacità della NATO dai territori che non facevano parte dell’alleanza nel 1997.

Putin vuole una Polonia debole perché una Polonia vulnerabile diventerebbe essenzialmente uno stato fantoccio russo.

Non vi è stata alcuna reazione da parte della NATO per timore di un’escalation. Forse l’escalation avviene proprio perché non c’è reazione? La stessa logica si applica alla cessione di territori per compiacere la Russia.

La pacificazione non ha funzionato prima della seconda guerra mondiale e non funzionerà neanche adesso. È profondamente sconcertante constatare che i politici e gli eminenti strateghi geopolitici sembrino ignorare le lezioni storiche.

In un mondo normale, la Russia sarebbe stata messa al suo posto molto tempo fa. Ma nella nostra realtà, dove l’Ucraina viene condannata per aver colpito il territorio russo e l’assassinio dei propagandisti russi è vietato perché sono considerati soltanto civili, è altamente improbabile che la Russia venga adeguatamente punita per le sue atrocità commesse in Ucraina.

Basta guardare il bombardamento russo di Kharkiv: è evidente che la Russia sta cercando di rendere la città invivibile. Questo scenario genocida si estenderà probabilmente a tutto il territorio ucraino se il paese non riceverà l’aiuto americano di cui ha così disperatamente bisogno.

Le conseguenze della sconfitta dell’Ucraina avranno un impatto profondo su tutti noi.

Per ora dobbiamo fare tutto quanto possibile per aiutare l’Ucraina a preservare la sua integrità territoriale. Questa situazione non è uno show televisivo che può essere interrotto quando diventa noioso o fastidioso.

Ciò che accade in Ucraina influenzerà il pianeta per generazioni. Dobbiamo prendere la decisione giusta e aiutare l’Ucraina prima che sia troppo tardi.

La crisi dei soldati russi al fronte in Ucraina

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