La guerra in corso in Ucraina ha assunto un’altra tenebrosa svolta, rivelando la profondità della disperazione e dell’angoscia tra i soldati russi schierati in prima linea.
Le riprese che arrivano dai droni e dai campi di battaglia ucraini, mostrano sviluppi preoccupanti.
I soldati russi, udendo l’avvicinarsi di un drone FPV, prendono la mira per abbatterlo. Nel caso in cui il drone manchi il bersaglio, lanciano le bombe; se colpiti, anche se non fatalmente feriti, rilasciano gli esplosivi causando una morte autoinflitta istantanea e orribile.
Questo comportamento allarmante è un segno inequivocabile di un esercito in crisi:
demoralizzato, privo di leadership e alla deriva. La mancanza di cure mediche adeguate e protocolli di evacuazione fa sì che questi soldati si sentano abbandonati e senza speranza.
È uno spettacolo tragico e straziante che mette in evidenza l’urgente necessità di continuare a sostenere l’Ucraina nella sua lotta contro l’aggressione russa.
È evidente che gli ucraini si trovano ad affrontare non un nemico motivato, ben organizzato ed impegnato,
ma piuttosto coscritti e combattenti riluttanti costretti alla guerra senza fiducia nei loro comandanti o compagni d’armi.
Senza dubbio, non appena Mosca verrà a conoscenza di questa rapida perdita di controllo sul campo di battaglia, smetterà di sacrificare le sue pedine di guerra.
In questa triste realtà, presunti esperti senza esperienza di combattimento sul campo reale,
che probabilmente non hanno mai impugnato un’arma in conflitto, osano affermare che tutto è perduto per l’Ucraina.
Questi generali da poltrona devono fare un passo indietro e ascoltare coloro che comprendono veramente la realtà della guerra contro la Russia:
gli stessi ucraini che chiedono incessantemente solo più armamenti e munizioni.
Il coraggio, soprattutto, è la prima qualità di un guerriero”. Il popolo ucraino ha dimostrato abbondantemente questo coraggio, difendendo con dignità e determinazione incrollabile la propria nazione.
I soldati e le forze armate ucraine si trovano in una situazione terribile, ma la storia ci ha insegnato l’importanza di rimanere saldi di fronte alle avversità.
Se l’Inghilterra avesse ceduto ai suoi oppositori o agli esperti dell’epoca durante le ore più buie della Seconda Guerra Mondiale, oggi parleremmo forse tutti tedesco.
Il mondo occidentale deve restare unito nel sostenere l’Ucraina, non solo per il bene del popolo ucraino ma anche per preservare la democrazia e l’ordine globale che al momento si trovano sull’orlo dell’abisso.
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