L’epicentro del conflitto in Ucraina si trova sul fronte orientale e la situazione per coloro che difendono il proprio territorio è notevolmente peggiorata. Questa ammissione è stata direttamente fatta dal capo delle forze armate di Kiev, Oleksandr Syrsky, come un monito sulla reale possibilità di subire una sconfitta. Il problema principale rimane quello dell’inferiorità strutturale in termini di personale rispetto alle forze russe, nonché la carenza di armamenti e munizioni. Per questo motivo, gli alleati occidentali stanno cercando di intervenire tempestivamente.
La Germania ha preso l’iniziativa annunciando l’invio di un nuovo sistema Patriot,
per la difesa antiaerea al fine di contrastare i continui attacchi con droni che negli ultimi giorni si sono concentrati sulle reti energetiche ucraine. Privare il nemico di elettricità e gas rappresenta uno degli obiettivi dell’offensiva condotta da Vladimir Putin.
Il generale Syrsky, che due mesi fa ha sostituito Valerii Zaluzhnyi,
alla guida delle truppe ucraine, ha fornito un quadro senza mezzi termini degli sviluppi sul campo. Ha riferito che il nemico ha intensificato significativamente l’offensiva dopo le elezioni presidenziali in Russia nel mese di marzo. Nel Donbass attacca con gruppi d’assalto, sfruttando anche il clima secco che rende possibile l’utilizzo dei carri armati. Nonostante le perdite subite, schiera nuove unità corazzate che gli consentono di ottenere successi tattici.
La pressione è particolarmente alta attorno a Chassiv Yar.
Situata su una collina, dista meno di 30 chilometri da Kramatorsk,
principale città della regione sotto il controllo ucraino nonché un importante snodo ferroviario e logistico per le forze di difesa. La conquista di questa posizione consentirebbe alle truppe russe di avanzare più rapidamente. Secondo Syrsky, l’unico modo per sconfiggere un nemico superiore è ottenere la superiorità tecnica nel campo delle armi ad alta tecnologia.
Attualmente, Kiev si trova costretta a effettuare contrattacchi limitati poiché sta razionando le munizioni, soprattutto a causa del mancato arrivo di nuovi aiuti da Washington, bloccati dal Congresso a causa dell’ostruzionismo dei repubblicani. Tuttavia, in Europa c’è stata un’iniziativa da parte della Germania.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha contattato il cancelliere Olaf Scholz per ringraziarlo e ha invitato tutti i leader dei Paesi partner a seguire il suo esempio. Il leader ucraino ritiene che siano necessari 25 sistemi Patriot (rispetto ai soli due attualmente disponibili) e ha incaricato urgentemente il ministro Dmytro Kuleba di procurarsene sette.
L’esercito ucraino si trova costretto a razionare le munizioni principalmente a causa della mancanza di aiuti da parte di Washington.
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