Aprile 12, 2024

Ikea non rispetta la natura e le antiche foreste

()
Ikea non rispetta la natura e le antiche foreste
PINETA

Ikea non tutela le antiche foreste: l’accusa di Greenpeace sul legno utilizzato per alcuni mobili.

La risposta: “Rispettiamo la natura e le leggi locali e dell’Unione Europea”.

Greenpeace ha accusato il colosso Ikea di utilizzare legno proveniente da antiche foreste e aree protette, come quelle di Natura 2000,

contribuendo così alla distruzione delle ultime foreste vergini in Europa, in particolare in Romania.

L’organizzazione ambientalista sostiene che Ikea abbia messo in vendita una trentina dei suoi prodotti principali, tra cui culle per bambini, sedie e letti, realizzati da sette imprese fornitori responsabili della “distruzione di foreste di grande valore”.

Tuttavia, Ikea respinge queste accuse basate su visite sul campo effettuate da Greenpeace in Romania, immagini satellitari e informazioni sul lavoro delle aziende coinvolte.

L’azienda ha sottolineato di non accettare legname proveniente da antiche foreste per i propri prodotti e afferma di operare sempre nel rispetto delle leggi locali e dell’Unione Europea.

Secondo Ikea, è necessaria una forte protezione per preservare l’integrità naturale delle foreste e si dichiara disponibile a un dialogo trasparente sulla questione.

In conclusione, mentre Greenpeace insiste sulla necessità di proteggere immediatamente le antiche foreste vitali per la salute del pianeta, Ikea sostiene di mantenere le promesse sulla sostenibilità e nega che la sua catena di fornitori sia coinvolta nella distruzione di foreste di grande valore, come quelle della Romania che ospitano anche specie animali a rischio.

Le foreste vergini sono gli ultimi ecosistemi forestali dove la natura sopravvive nella sua forma più pura e genuina. Qui l’intervento umano sembra quasi non aver interferito con lo sviluppo naturale dell’ambiente. 

Vediamo quello che succede in Romania realmente :

In Romania persistono ancora circa 250mila ettari di foreste vergini, nonostante siano pressoché scomparse nel resto d’Europa. Situate lungo la catena dei Carpazi, queste foreste sono rimaste intatte dall’epoca glaciale. Tuttavia, attualmente stanno scomparendo ad un ritmo preoccupante.

La deforestazione illegale e le reti economico-politiche

Da oltre vent’anni, le foreste rumene sono oggetto di sfruttamento illegale del legname, un processo distruttivo che rischia di diventare irreversibile. Dietro a tali crimini ambientali si celano gruppi criminali noti come “Mafia del legno”, i quali molti ritengono agiscano con il tacito consenso delle autorità rumene.

Molte di queste reti criminali sembrano coinvolgere non solo potenti attori del settore privato ma anche funzionari governativi, compresi coloro che sono responsabili dell’applicazione dei divieti di disboscamento, dei regolamenti sulla raccolta e delle restrizioni sul commercio del legname.

Uno studio recente ha evidenziato come i taglialegna artigianali, i piccoli commercianti, i trasformatori del legno e gli stessi funzionari governativi trovino modi efficienti per eludere le normative a tutela delle risorse forestali. A contrastarli con fermezza vi sono gli abitanti dei villaggi vicini alle foreste colpite, i mezzi di comunicazione e la società nel suo complesso, che chiedono l’applicazione rigorosa della legislazione nazionale sulla protezione delle foreste.

Come molte altre nazioni dell’Europa orientale, la Romania è stata afflitta da diffusa corruzione dopo il crollo del comunismo. Attualmente, più della metà del legname registrato in Romania proviene da fonti illegali. Ciò significa che viene prelevato da zone protette o raccolto in quantità eccessive, superando ampiamente i limiti consentiti e portando alla letterale scomparsa di intere foreste.

Click on a star to rate it!

We are sorry that this post was not useful for you!

Let us improve this post!

Tell us how we can improve this post?