Aprile 9, 2024

Alimentazione bio salutare un modo per evitare i pesticidi

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Frutta e pesticidi

Nell’ambito dell’agricoltura contemporanea, si osserva un crescente impiego di pesticidi, nonostante numerosi studi scientifici dimostrino chiaramente i danni che l’utilizzo di tali sostanze comporta per la salute umana e per l’ambiente.

Purtroppo, sembra che molti Stati, agricoltori e multinazionali non considerino questo problema come prioritario.

Solo coloro che consumano alimenti biologici, possono legittimamente aspettarsi di non trovare residui di pesticidi sintetici e possono quindi ritenere che tali prodotti siano più sicuri.

Questa è stata la conclusione emersa nel mese di marzo durante il convegno della FAO,

un testo che smonta il tanto acclamato mito della sicurezza e conferma invece la pericolosità dei pesticidi.

A supporto dell’efficacia del settore biologico, emerge anche da uno studio recentemente pubblicato che il consumo di tali prodotti riduce drasticamente l’esposizione ai prodotti fitosanitari.

La ricerca indica che i livelli di pesticidi nelle urine diminuiscono in modo significativo per coloro che consumano frequentemente prodotti biologici, oltre il 65%.

Tale percentuale supera addirittura il 90% per coloro che si nutrono esclusivamente di alimenti biologici,

rispetto a chi invece non presta attenzione alla dieta bio ed assume abitualmente cibo convenzionale.

Studi precedenti hanno analizzato gli effetti nocivi dei pesticidi e dei loro metaboliti su alcuni bambini in particolare.

È emerso che i bambini che consumavano frutta e verdura biologica,

(anche se non esclusivamente) presentavano una concentrazione di residui sei volte inferiore rispetto ai loro coetanei che assumevano prodotti provenienti dall’agricoltura convenzionale.

È ben noto che l’esposizione ai pesticidi può avvenire non solo attraverso l’ingestione di alimenti contaminati, ma anche tramite inalazione o assorbimento cutaneo.

Pertanto, il rischio aumenta per i bambini che giocano su prati dove sono stati utilizzati diserbanti e pesticidi.

Inoltre, bisogna considerare il fatto che i pesticidi presenti negli alimenti possono accumularsi nel nostro corpo e la loro presenza può essere rilevata tramite analisi delle urine.

Sulla base di questi fattori, i ricercatori hanno confrontato le analisi delle urine per rilevare la presenza di pesticidi,

in base alle diverse diete dei volontari selezionati durante uno studio ampio e multietnico sull’aterosclerosi, che ha coinvolto sei diverse comunità degli Stati Uniti.

In particolare, la ricerca si è concentrata sugli organofosfati,

i pesticidi più utilizzati nell’agricoltura convenzionale e classificati come altamente o moderatamente tossici, soprattutto nella coltivazione di frutta e verdura.

Il risultato finale ha dimostrato che un’elevata esposizione ai pesticidi (ad esempio attraverso il consumo esclusivo di cibi convenzionali non biologici) comportava livelli più elevati di residui di organofosfati nelle urine.

Alla luce di quest’analisi, risulta evidente come la nostra alimentazione influenzi il livello di esposizione ai pesticidi per l’organismo: il tipo di dieta è strettamente correlato all’accumulo di tali sostanze nocive nel nostro corpo.

Uno studio meno recente aveva già dimostrato che seguire una dieta biologica per soli sette giorni può ridurre i livelli di pesticidi negli adulti fino al 90%.

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