Marzo 26, 2024

Cambio di sesso a 17 anni in Inghilterra

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Chirurghi in operazione

Il Servizio Sanitario Inglese è stato citato in tribunale a causa della presunta pratica di avviare giovani di 17 anni al “cambio di sesso”

come se fossero adulti, senza prestare la dovuta attenzione alle precauzioni necessarie per i minori, specialmente quelli affetti da disturbi mentali. Questa situazione è stata portata all’attenzione dell’Alta Corte da due madri che hanno denunciato il Servizio Sanitario

preoccupate per il futuro delle loro figlie adolescenti dichiarate “vulnerabili” interessate ad un’operazione chirurgica per cambio di sesso.

Temono che, già al compimento dei diciassette anni, queste ragazze possano essere indirizzate alle cliniche per adulti

e sottoposte a procedure chirurgiche e farmacologiche senza le debite precauzioni.

A sostegno di questa situazione preoccupante, le donne hanno presentato un dato significativo all’Alta Corte: nel 2019,

i diciassettenni rappresentavano il 18% delle persone in cura presso le cliniche per adulti specializzate nella transizione di genere, costituendo addirittura la fascia d’età più numerosa.

La chiusura del centro a seguito degli scandali noti ha comportato che tutti i minori interessati al “cambio di sesso” siano ora seguiti da altre strutture che accolgono anche pazienti adulti. Tuttavia, è fondamentale che il servizio sanitario rispetti le proprie linee guida, soprattutto nei casi specifici.

Infatti, lo scorso giugno il Servizio Sanitario Inglese ha pubblicato nuove linee guida

per i servizi di genere, riconoscendo l’esistenza di una maggiore prevalenza di disturbi dello sviluppo neurologico tra i giovani in attesa del “cambio di sesso”.

Di conseguenza, ora ai medici britannici viene richiesto di effettuare una valutazione psicologica dei pazienti di età inferiore o pari ai 18 anni,

al fine di comprendere se il loro autismo o altre condizioni psicologiche particolari possano essere alla base della loro richiesta di transizione di genere.

Il problema è che tali precauzioni preventive non si applicano ai pazienti adulti e sembra che i diciassettenni vengano trattati come maggiorenni.

Pertanto, le due madri hanno intrapreso un’azione legale preoccupate all’idea che alle loro figlie sia concesso prendere “decisioni che cambiano la vita” senza un’adeguata valutazione del modo in cui le loro condizioni mentali influenzino o abbiano influenzato il desiderio di transizione.

Il caffè della solidarietà 10 mila euro ai piccoli ospiti del Burlo

https://www.avvenire.it/vita/pagine/minori-e-cambio-di-sesso-londra-autorizza-una-clinica-ma-vieta-i-bloccanti

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