Marzo 25, 2024

Il destino dei teneri agnelli

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Tradizione pasquale Sono ben due milioni gli agnelli che vengono uccisi annualmente in Italia, una tragica realtà perpetrata in nome di un’antica tradizione pasquale.

Tuttavia, grazie alle nostre scelte consapevoli, possiamo porre fine a questa pratica sanguinaria…

Gli agnelli sono strappati brutalmente dalle loro madri quando hanno appena un mese di vita: così inizia l’incubo che li condurrà alla macellazione, un destino al quale ancora troppi italiani non sembrano voler rinunciare.

Ogni anno, ben 300mila di essi vengono uccisi poco prima di Pasqua per la solita tradizione pasquale e finiscono sulle tavole degli italiani. Secondo Essere Animali, il numero totale di agnelli macellati si attesta intorno ai 2 milioni: una vera e propria strage.

Il destino dei teneri agnellini è segnato fin dall’inizio: nascono solo per essere macellati non appena raggiungono un peso di dieci chilogrammi. Durante la loro breve esistenza, non conoscono alcuna tregua.

Vengono separati dalle loro madri poche settimane dopo la nascita e affrontano estenuanti viaggi che possono durare anche 20 ore. Sorprendentemente, oltre il 30% degli agnelli macellati in Italia proviene dall’estero.

Le sofferenze inflitte agli agnelli sono documentate da diverse associazioni animaliste come Essere Animali;

la loro vita destinata alla macellazione è un vero incubo. Prima del trasporto dalla fattoria al macello, gli agnelli vengono pesati e spesso sospesi per le zampe, a volte anche per dieci minuti.

Nonostante sia illegale, questa pratica ancora trova diffusione nonostante il dolore e lo stress che causa agli animali.

Inoltre, molti operatori addetti alla macellazione non sono adeguatamente formati e l’operazione di stordimento degli agnelli risulta inefficace a causa di una mancanza di precisione.

Di conseguenza, molti animali subiscono il taglio alla gola mentre sono ancora vigili e coscienti.

Come documentato da numerose inchieste, spesso gli agnelli sono costretti ad assistere con terrore all’uccisione dei loro simili; ciò accade per accelerare il processo produttivo durante il periodo festivo, quando la richiesta di carne è maggiore.

È giunto il momento di porre fine alla strage degli agnelli in Italia. La tradizione legata al consumo di questo animale durante la Pasqua continua a persistere nel nostro paese.

Più che una tradizione, si tratta di una vera e propria mattanza che va avanti da troppo tempo.

Smettiamo di incentivare l’industria della macellazione degli agnelli e optando invece per un menu pasquale privo di crudeltà verso gli animali. Le alternative vegane e vegetariane sono molteplici e offrono piatti deliziosi che soddisferanno ogni palato.

Animali e maltrattamenti, Brambilla: è urgente una svolta storica

https://www.veganok.com/portare-lagnello-a-tavola-e-uccidere-gesu-ancora-una-volta-te-lo-sei-mai-chiesto/

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