Una notizia abbastanza nascosta
La vendita di Poste Italiane rischia di avere gravi conseguenze sociali per i dipendenti e, soprattutto, per i cittadini.
I sindacati si stanno mobilitando
contro un’operazione ancora indefinita, definendola una svendita che potrebbe comportare disagi per gli abitanti dei piccoli comuni, in particolare per gli anziani, per i quali l’ufficio postale rappresenta un punto di riferimento indispensabile.
I sindacati di base sono già allerta contro questa privatizzazione che favorisce il profitto dei privati, riduce l’occupazione, chiude uffici e servizi rivolti alle fasce popolari e prevede la cessione di settori aziendali.
Secondo i sindacati, ci saranno anche conseguenze negative dal punto di vista economico, considerando che Poste è un’azienda pubblica simbolo del Paese.
Che genera profitti e distribuisce dividendi. Tra il 2016 e il 2019 sono stati erogati tre miliardi di euro in dividendi.
Gran parte dei quali è stato incassato dallo Stato. Ne sono previsti altri 6,5 miliardi nei prossimi cinque anni.
Ma facciamo un passo indietro. A gennaio è stato approvato il decreto che autorizza la vendita di Poste Italiane una parte della partecipazione del Tesoro.
Tuttavia, secondo i sindacati, questa operazione non porterà alcun beneficio alla comunità. Sono molto preoccupati perché si parla della vendita del 30% delle azioni senza avere informazioni precise al riguardo.
Questa operazione sembra essere solo finalizzata a raccogliere fondi immediati, ma causerà più danni che benefici.
Un altro problema riguarda l’impatto sull’occupazione, con gli investitori (attualmente il 35% delle azioni è in mano a investitori internazionali) che cercheranno di recuperare il capitale investito.
I sindacati sostengono che i costi del lavoro saranno la prima voce a essere tagliata, secondo quanto emerge dal piano aziendale presentato.
Oltre alle attività legate al risparmio, Poste rappresenta da sempre una sicurezza per gli italiani e lo scorso anno il settore della logistica ha raggiunto il pareggio grazie anche ai contratti con piattaforme di e-commerce come Amazon.
Inoltre, a partire dalla pandemia, si è verificato un forte sviluppo nel campo digitale, offrendo servizi essenziali per i cittadini come l’attivazione dello Spid.
Per coloro che vivono nei piccoli comuni, l’ufficio postale svolge contemporaneamente le funzioni di banca e accesso fisico ai servizi della pubblica amministrazione
PagoPa passa a Poste Italiane?
https://www.repubblica.it/economia/2024/01/24/news/privatizzazioni_poste_meloni-421964940/
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