L’argomento dell’ovovia è giunto al Parlamento europeo. Ieri, a Roma, nella sala conferenze di Palazzo Campanari, sede italiana della Commissione Europea, è stato reso pubblico l’esito della recente raccolta firme contrarie al progetto.
Il Comitato No ovovia, che vanta 10.350 sottoscrizioni, mira a ottenere un sostegno europeo per rivedere l’assegnazione dei fondi previsti per il futuro collegamento tra la città e il Carso. Accompagnati da Wwf e Legambiente in un contesto distante dalle solite stanze triestine, è stata ribadita l’opinione secondo cui l’ovovia attraverserebbe una foresta Natura 2000, non sarebbe sostenibile dal punto di vista economico e non avrebbe coinvolto i cittadini durante la fase progettuale. In pratica, si stanno utilizzando fondi per realizzare opere che lo Stato stesso si impegna a proteggere.
Questo rappresenta solo una delle tappe di ciò che verrà fatto nei mesi a venire: una battaglia che non si arresterà nemmeno nel caso in cui il Tar dovesse respingere il ricorso.
.https://www.ilpost.it/2023/10/03/progetto-cabinovia-trieste
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