Bruxelles convochi gli armatori La problematica insorta nel Mar Rosso e le sue implicazioni sulla portualità sono state oggetto di discussione durante la seconda giornata di LetExpo, il salone dedicato alla logistica sostenibile promosso da Alis a Verona.
A sottolineare tali questioni è stato il presidente dell’Associazione dei porti europei (Espo) e dell’Autorità Portuale di Trieste, Zeno D’Agostino, intervenendo ieri in un dibattito su questo tema. “Abbiamo agito con prontezza dal punto di vista militare”, ha rilevato D’Agostino con saggezza, “ma manca ancora un’impostazione politico-commerciale adeguata. Ritengo sia essenziale compiere tale azione. Non si osserva una presa di posizione significativa a livello europeo poiché vi sono attori che traggono vantaggio e altri che subiscono perdite. Bruxelles convochi gli armatori dal momento che i porti dell’Europa settentrionale dettano le linee politiche e strategiche e alcuni traggono profitto da questa situazione”, ha commentato, “non possiamo aspettarci che si sviluppi un’iniziativa unitaria a livello europeo”. Secondo D’Agostino, “è necessario un intervento deciso che la Commissione Europea, dovrebbe condurre insieme ai principali operatori marittimi. Attualmente, alcuni attraversano il canale di Suez richiedendo protezione alla nostra Marina per transitare. Mi domando perché altri armatori non seguano questo esempio. Se qualcuno evita questa rotta per interessi particolari, la Commissione europea deve approfondire tale questione in quanto al momento non ne abbiamo piena conoscenza; successivamente dovrà indagare sulle ragioni della scelta di chi non aderisce al transito sicuro e quali siano le eventuali esigenze da soddisfare per consentirlo.” Infine, D’Agostino ha concluso sottolineando come i porti italiani stiano subendo gravi danni derivanti da questa situazione, soprattutto nel settore dei container.
Zeno D’Agostino: condizioni per uno sviluppo duraturo di Trieste e Monfalcone
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