Marzo 8, 2024

Si risolva il buco nero del Silos i migranti a Trieste

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migranti Silos

Raccolta di firme presentata al Circolo della stampa in vista della visita del Capo dello Stato

«Va superato l’immobilismo delle istituzioni cittadine, regionali e statali. Si trovi la soluzione»

Petizione rivolta a Mattarella

«Si risolva il buco nero Silos» riteniamo che vada superato l’immobilismo delle istituzioni cittadine, regionali e statali». E l’appello contenuto nella petizione lanciata ieri – tramite la piattaforma Change.org – al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla questione del Silos di Trieste. Il testo, presentato al Circolo della Stampa, è stato elaborato dai primi firmatari Franco Belci, Gianfranco Carbone, Mauro Gialuz e Pierluigi Sabatti.

L’obiettivo è quello di raccogliere migliaia di sottoscrizioni

e di attrarre l’attenzione del Quirinale su quel che avviene a due passi dalla stazione centrale di Trieste.

Il testo della petizione parte dalla laurea ad honorem che in aprile il Presidente riceverà dall’ateneo cittadino, come riconoscimento del grande gesto di pacificazione compiuto nel 2020 assieme all’omologo sloveno Borut Pahor:

«Nel plaudire all’iniziativa dell’università — scrivono gli autori -, ci permettiamo di attirare la Sua attenzione su una situazione da tempo evidenziata dalla stampa e dai media locali e nazionali e, in città, da moltissime associazioni laiche e religiose, dal vescovo di Trieste». Proseguono:

«Ci riferiamo alle inumane condizioni di vita nel buco nero del Silos alle quali sono costretti tanti migranti, arrivati prevalentemente dalla rotta balcanica, ammassati, al freddo, nel fango, tra i ratti, nel cosiddetto Silos». I firmatari ritengono vada «superato l’immobilismo delle istituzioni cittadine, regionali e statali e vada trovata una soluzione volta ad evitare che chi ha avuto la sfortuna di nascere in regioni afflitte da fame, guerre e persecuzioni, sconti una doppia condanna». Sabatti ha introdotto così l’iniziativa: «In questo anno la società civile di Trieste ha risposto, non è stata indifferente. Adesso però bisogna puntare in alto perché le risposte delle istituzioni locali non ci sono state o, eufemisticamente, sono state insufficienti». Ha preso quindi la parola Gialuz, che in uno scambio con Carbone e Belci ha partorito l’idea:

«Sul Silos le parole sono finite.

Abbiamo scelto questo testo, che non contiene critiche particolari a questa o quella istituzione, perché pensiamo che il Presidente abbia tutti i canali per sapere quello che sta succedendo.

Non ci permettiamo di dare consigli al Capo dello Stato, ma visto che in aprile sarà qui per ricevere una laurea ad honorem per un grande passo di pacificazione che ha compiuto per questa città, venga a dare un’occhiata. Il treno in fondo arriva proprio là». Ha aggiunto l’avvocato Carbone: «Da quasi 15 anni questa città vive la situazione indegna del Silos.

Che sia colpa di un sindaco o di un altro, di un governo o dell’altro, è questione ormai terreno di polemica fra partiti. Mi domando se sia lecito, dignitoso o corretto costruire polemiche politiche su quella che è diventata una sorta di discarica umana: una discarica della sofferenza, del disagio, dei problemi di tante persone che hanno diritti e aspirazioni, che hanno fatto un percorso tragico per arrivare nella civilissima Trieste e trovarsi in una condizione di degrado assolutamente inaccettabile».

L’iniziativa ha già raccolto il sostegno del presidente dell’Irsrec Tristano Matta, del presidente Svbg Mitja Gialuz, della presidente di Fondazione Luchetta Daniela Schifani Corfini, della storica Marta Verginella, l’attrice Lara Komar, l’avvocato Alberto Kostoris, lo storico Patrick Karlsen e altri. Il presidente di Ics Gianfranco Schiavone ha ringraziato per l’iniziativa e precisato il contesto:

Situazioni come il Silos esistono ovunque

Da un anno e mezzo qui la situazione è profondamente diversa. Prima le persone vi restavano per periodi brevissimi e non erano abbandonate dalle istituzioni. Dall’estate 2022 invece la situazione si è cronicizzata diventando quella che vediamo». Commenta la deputata dem Debora Serracchiani: Raccolgo quindi l’appello, facendolo mio nel ruolo

Centinaia di cittadini hanno visitato gli spazi del Silos che ospita migranti a Trieste

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