Continua la triste vicenda “migranti in un silos abbandonato” In mancanza di qualsiasi sostegno istituzionale, da anni centinaia di migranti, in viaggio sulla Rotta Balcanica, sono costretti a vivere nell’area degradata dell’ex Silos, a due passi dalla Stazione centrale di Trieste. Si tratta di persone in movimento che, in attesa che l’apposita commissione valuti la loro richiesta d’asilo, secondo la legislazione europea avrebbero diritto a una prima accoglienza, quindi un alloggio, dei vestiti, del cibo. Tuttavia, l’incapacità o la mancata volontà delle istituzioni locali di garantire questi beni di prima necessità, ha fatto sì che queste persone si trovassero in mezzo a una strada, costrette a riparare in questo stabile fatiscente e accamparsi in mezzo a rifiuti e topi.
Abbandonati, quando non osteggiati, dalle istituzioni locali, i migranti hanno potuto contare finora sulle iniziative di solidarietà dal basso. Sabato 2 marzo, attiviste e attivisti del collettivo Linea d’Ombra – che ogni pomeriggio si recano nel piazzale della Stazione, da loro soprannominato “Piazza del Mondo”, per sostenere le persone migranti – hanno occupato, simbolicamente, un immobile vicino, in via Gioia, dove doveva in teoria sorgere un dormitorio per 100 persone ma che da anni è chiuso, nonostante sia stato ristrutturato, con tanto di allacci e sanitari. L’azione ha voluto segnalare la presenza di spazi vuoti che potrebbero essere messi a disposizione di queste persone.
Tanto è bastato per svegliare proprio la Regione Friuli, Venezia Giulia non per mettere in funzione quello spazio pronto, ma per sgomberare l’ex Silos, cacciando in strada i migranti. L’assessore regionale alla Sicurezza e all’Immigrazione Pierpaolo Roberti ha, infatti, dichiarato che “la priorità è sgomberare il Silos e far sì che quelle persone vadano via da Trieste”.
https://www.triesteallnews.it/2016/11/il-vicesindaco-roberti-sulla-sgombera-dei-profughi-dal-silos/
Centinaia di cittadini hanno visitato gli spazi del Silos che ospita migranti a Trieste
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